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Rignano Flaminio


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Alle pendici del Monte Soratte,  la montagna sacra di cui canta la bellezza Orazio il poeta latino, sorge Rignano Flaminio, un paese ameno circondato da distese verdeggianti tipiche della macchia mediterranea.

Percorso artistico e culturale a Rignano

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Tratto del Basolato della Flaminia Antica e accanto la moderna statale Flaminia
Rocca dei Savelli o del Valentino
Massiccia roccaforte in blocchi di tufo situata al centro storico e appartenuta ai Savelli. Venne ristrutturata da Cesare Borgia.


Cannone di Cesare Borgia
Una bombarda del ‘500 , pezzo di artiglieria spagnola che si dice sia appartenuta ai Borgia. Pare che in realtà sia stata abbandonata dai Lanzichenecchi  nel 1527 dopo il sacco di Roma.
Torre dell’Orologio.
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Torre dei Savelli.
Venne fatta edificare da Luca Savelli nel XIII secolo ma della costruzione resta soltanto parte della torre quadrata e  della cinta  muraria.
Chiesa di Santo Abbondanzio e Santo Abbondio
Chiesa eretta nel X secolo sui resti di un tempio pagano. All’interno affreschi del ‘200 e un interessante campanile romanico a bifore del XII secolo.
Chiesa di Santa Maria della Pietà
Al centro del paese con oratorio del XVIII secolo.
Palazzo municipale
Il palazzo occupa l’edificio adibito all’ ospedale della misericordia o di San Nicola. Era dedicato alla cura dei pellegrini romei. All’interno è possibile visitare la cappella del crocifisso.
Convento di Santa Maria delle Grazie
Il convento fu fondato nel 1483 con chiesa a navata unica preceduta da un portico , accanto vi è il chiostro con porzioni di affreschi.
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Museo Parrocchiale
Museo che espone oggetti sacri legati al culto della cittadina. Una sala è dedicata al gemellaggio con Valencia.
Resti dell’antica Via Flaminia
Resti dell’antica Via Consolare presenti e ben conservati
Catacombe dei SS. Martiri
Detto anche cimitero di Santa Teodora, matrona romana che lo fece costruire e che qui fu sepolta. Le prime sepolture risalgono all’epoca di Diocleziano e i loculi sono tutti aperti.  Con le sue oltre 900 sepolture, costituisce uno dei più significativi complessi cimiteriali paleocristiani dell’Ager Capenas. Qui furono sepolti quattro martiri fatti decapitare dall’imperatore Diocleziano nel 303: il prete Abbondio, il diacono Abbondanzio, il nobile Marciano e suo figlio Giovanni.
Torre Busson
Frazione di Rignano Flaminio è Morolo, il termine deriva da Moles Rostrata, poichè qui i veterani romani di Augusto dopo la vittoria di Azio avevano dedicato all’imperatore un monumento celebrativo, composto da una piramide che sormontava una nave rostrata, ovvero la vittoria delle navi romane sull’Egitto di Cleopatra. Nei pressi di Morolo è il castello diruto detto Torre Busson, dal nome di un vecchio proprietario. E’ raggiungibile dalla via Flaminia al km 36.100 imboccando una via campestre sulla sinistra.
La chiesa dei SS. Vincenzo e Anastasio
20170525_182128Più volte rimaneggiata, dalla pianta irregolare, la chiesa sembra appartenere all’epoca medievale, 1100 – 1200 d.C. Della parte antica restano le due finestre ogivali  ed il portale minore. La chiesa è a tre navate con soffitto a capriate ed è adorna di alcuni altari rinascimentali, affreschi del ‘400 e del ‘500, un’acquasantiera con lo stemma dei Savelli del 1578 e un tabernacolo in bassorilievo. Il crocifisso ligneo è del 1600. In particolare la cappella della Santa Croce, presenta lo stemma della famiglia Borghese che godeva dello Juspatronato. Gli affreschi rappresentanti il ritrovamento della vera croce sono attribuiti a Anastasio Fontebuoni.
E’ conservato un Salvatore della scuola del Perugino. Di recente scoperta sono gli affreschi riguardanti il martirio di Abbondio, Abbondanzio, Marciano e Giovanni ed una Trinità.


Per la visita:
rivolgersi al Comune di Rignano Flaminio
Palazzo Comunale, Corso Umberto I, 17 – Tel. 0761-509143. 

Percorso storico – Rignano Flaminio


Percorso Storico
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Alle pendici del Monte Soratte,  la montagna sacra di cui canta la bellezza Orazio il poeta latino, sorge Rignano Flaminio, un paese ameno circondato da distese verdeggianti tipiche della macchia mediterranea. E’ situato a nord della capitale al km 38 lungo la consolare Flaminia, e al lato della moderna strada statale è possibile notare l’antico basolato romano, ancora ben conservato. Si possono incontrare pascoli di ovini e bovini, che si alternano a vigneti, noccioleti e uliveti. La parte nuova della cittadina si staglia alle pendici del monte Onorio.
feroniaAnche Rignano era assimilato alla stirpe dei Capenati, popolazione affine agli etruschi ma che si differenziava per alcuni usi, per l’alfabeto e altre caratteristiche anche artistiche.  Come gli altri centri della Lega Capenate venerava la Dea Feronia presso Capena e Apollo sul Monte Soratte. Il primo nucleo abitativo sorse intorno all’anno 1000 a.C nella zona dove oggi sorge la chiesa dei SS Abbondio e Abbondanzio. L’antico centro capenate divenne in seguito alla caduta di Veio, territorio romano. Dalla Dea Feronia si passò al culto della Dea Cerere e poi in epoca cristiana nello stesso luogo si iniziarono a venerare i due santi Abbondio e Abbondanzio.
DSCN0451Colonna romana sul sagrato della chiesa di San Vincenzo e Sant’ Anastasio
Testimonianze archeologiche si trovano anche nel centro storico: un sarcofago e alcune colonne probabilmente facenti parte di un tempio dedicato a Silvano Dio delle greggi ed altri frammenti marmorei e resti di colonne murati nelle case del centro storico da cui si accede da una caratteristica piazza trapezoidale contornata da un nucleo di case di epoca post-rinascimentale. In fondo sono visibili i resti della Rocca dei Savelli, il Cannone dei Borgia e l’imbocco della via Cavour, che attraversa il borgo medievale (i Vicoli), fatto di strette viuzze e case costruite con blocchetti di tufo addossate le une alle altre su un dolce colle degradante fino al fosso di San Martino (tributario di destra del fiume Tevere).20170525_182128
Il paese fu chiamato in diversi modi: Arignanum, Rignanum, Rinianum etc.
Le prime memorie scritte risalgono al X secolo quando l’imperatore Ottone I vi sostò nel 972 dopo l’incoronazione a Roma. Nel 999 fu la volta di Ottone III che fece traslare i corpi dei Santi Abbondio e Abbondanzio e Teodora presso l’isola Tiberina.
Nel 1114 il Castrum Rinianum viene menzionato come proprietà di Santa Maria in Trastevere. Nel 1159 vi morì Papa Adriano IV. Dalla metà del XIII secolo il castello viene assegnato ai Savelli. Nel 1501 viene espugnato dai Borgia ai quali resta fino alla caduta della famiglia. Torna ai Savelli fino al 1607 quando viene ceduto ai nobili Borghese, ai Muti poi ai Cesi e infine  ai Massimo.
Tel. 076159791
Fax 0761597952
info@parrocchiarignanoflaminio.it
tel 0761 509002

Il Teatro Paladino di Rignano

Il Teatro

Inaugurato nel 1997, il Teatro comunale di Rignano è intitolato dal 1998 al poeta dialettale rignanese Orlando Genovesi, detto “Paladino”.
Da sempre una grande risorsa per il paese, il Teatro Paladino ha ospitato negli anni importanti compagnie teatrali, oltre a scuole di teatro per bambini, giovani ed adulti. Da ricordare, il debutto dello spettacolo teatrale “Verso Roma” (di Paola Conte e Giuseppe Manfridi, con la regia di Roberto Gandini) dell’11 febbraio 1999, a conclusione del progetto “La Provincia di Roma: i giovani, il teatro e le tradizioni”.
A seguito dei lavori di ristrutturazione e di adeguamento, il 21 aprile 2016, il Sindaco Fabio Di Lorenzi ha presentato alla cittadinanza la riapertura dei locali, riconsegnati alla collettività per eventi, spettacoli e convegni.
Il Teatro oggi conta 192 posti a sedere e dispone di uno spazio per persone con disabilità. La struttura, che è dotata di un impianto audio e luci di ultima generazione, dispone di un impianto elettrico e di climatizzazione totalmente rinnovato e adeguato alle norme anti incendio.
Il 22 aprile scorso ha già ospitato la prima iniziativa, il “Convegno sul Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020”, durante il quale è stato illustrato il Piano di finanziamenti dell’Unione Europea.

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